Venne il buio

Venne il buio

Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro.
(Friedrich Nietzsche)

 

Il mondo degli esseri umani è definito dai confini.

Tracciamo confini dentro e fuori di noi, sulle mappe con cui rappresentiamo la terra, nelle parole che usiamo per comunicare, nelle mille stanze della nostra interiorità. Separare per noi umani significa comprendere e controllare la realtà.

Nel labirinto di confini in cui viviamo ce ne sono di speciali.

Per esempio c’è un confine tra il giorno e la notte, lo vediamo passare all’alba e al tramonto, un confine che separa due mondi, che cambia la realtà che conosciamo in un luogo di ombre, che risveglia in noi ricordi e timori, che evoca pensieri che non ci appartengono.

Questa storia racconta di un confine dimenticato che separa l’ombra dal mondo normale, separa il mondo antico dei miti da quello moderno degli uomini. Noi tutti viviamo sul confine tra la luce e il buio, un velo che scorre fuori e dentro di noi, che ci difende dai mostri dei nostri incubi, dalle brame di coloro che vennero prima dell’uomo.

Eppure talvolta questo confine si assottiglia e le ombre lo attraversano per popolare i nostri incubi. E talvolta per crearli i nostri incubi.

Elena è una dei guardiani del confine, che da millenni vegliano di giorno e soprattutto di notte affinché niente e nessuno lo varchi. Elena vede cose che non dovrebbe vedere, le vede anche prima che accadano. E una sera vede il buio venire e prendere forma in un incubo con occhi e fauci.

 

Mai pubblicato prima, il racconto prende spunto da un contest molti anni fa, poi ripreso e ampliato a romanzo in poche settimane per partecipare a un concorso dedicato all’hurban fantasy, senza successo.

Questa versione del racconto offre però un finale diverso. Nella prima stesura il racconto terminava al capitolo 12 in modo piuttosto drammatico, con la morte della protagonista. L’ultimo capitolo, il 13, nasce dalla voglia di far proseguire la storia in un romanzo dal titolo “Oltre il confine”.

Ho voluto proporti questa versione del racconto perché penso sia più appassionante, apre nuove prospettive e termina nel modo che preferisco: con la fine di un viaggio e l’inizio di un altro. Dopotutto non è il modo con cui

di solito terminano la maggior parte delle belle storie?

 

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Se hai qualche minuto lascia un commento qui sotto o sulle librerie da cui lo hai scaricato, come ti è più comodo.

 

Il racconto non è gratuito, è in offerta a 1 euro su Amazon, Mondadori store, Bookrepublic, Feltrinelli, IBS, Kobo, e molte altre librerie online. Scaricalo, ne vale la pena.

Buona lettura

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